APPALTI – REQUISITI DI IDONEITA’ PROFESSIONALE – ISCRIZIONE ALLA CAMERA DI COMMERCIO– ATTIVITA’ INDICATA NELL’APPALTO E ATTIVITA’ INDICATE NELLA CAMERA DI COMMERCIO – PERFETTA COINCIDENZA – ESCLUSIONE.

Pubbliche Amministrazioni, pubblicato il Regolamento dell’Anac per la qualificazione ai fini dell’espletamento delle gare
Le disposizioni dell’articolo 108 comma 7 del d.lgs. 36/2023 stabiliscono che, per promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti devono attribuire un maggior punteggio alle imprese che dimostrano il possesso dei requisiti di pari opportunità, applicando tali criteri premiali a tutti i tipi di appalti, senza eccezioni, con valutazione dell’offerta basata su criteri diversi dal solo prezzo.

Appalti: iscrizione nel registro della Camera di Commercio. Requisito e funzione
L’iscrizione nel registro della Camera di commercio, quale requisito di idoneità professionale, ha la funzione di costituire un filtro all’ingresso in gara dei soli concorrenti forniti di una professionalità coerente con le prestazioni oggetto dell’affidamento.
La coerenza tra attività indicate nell’iscrizione alla Camera di commercio e l’oggetto dell’appalto è solo tendenziale, ed è escluso conseguentemente che possa essere richiesta una perfetta coincidenza tra le prime e il secondo.
Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 7074 del 2025

Sui poteri del G.A. in caso di inefficacia del contratto. L’indirizzo dell’Adunanza Plenaria
Il Giudice amministrativo può modulare la decorrenza dell’inefficacia del contratto e disporre il subentro con un contratto sostitutivo che mantenga la durata e le prestazioni originarie, quando si tratti di un contratto ad esecuzione continuata o periodica.

Appalti, le disposizioni sulla parità di genere si applicano in tutti i settori
Le disposizioni dell’articolo 108 comma 7 del d.lgs. 36/2023 stabiliscono che, per promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti devono attribuire un maggior punteggio alle imprese che dimostrano il possesso dei requisiti di pari opportunità, applicando tali criteri premiali a tutti i tipi di appalti, senza eccezioni, con valutazione dell’offerta basata su criteri diversi dal solo prezzo.

Sì all’avvalimento premiale della certificazione della parità di genere
APPALTI – FORNITURA – BUONI PASTO ELETTRONICI – PARITÀ DI GENERE – CERTIFICATO AVVALIMENTO – PREMIALE – AMMISSIBILE
È ammissibile l’«avvalimento premiale» per la certificazione della parità di genere articolo ex art. 46-bis del d.lgs. n. 198 del 2006 attestando la stessa processi aziendali essendo, quindi, suscettibile di trasferimento tramite l’avvalimento.
L’art. 104 del d.lgs. n. 36 del 2023, ammette in generale il ricorso all’avvalimento cd. “premiale” prevedendo solo taluni specifici e puntuali limiti (si veda, ad esempio il comma 10 dell’art. 104 del d.lgs. n. 36 del 2023) all’operatività dell’istituto dell’avvalimento tout court inteso, i quali, avendo natura eccezionale, vanno letti ex art. 14 disp. prel. cc. in chiave necessariamente restrittiva.
Ne discende che fuori dall’ambito dei requisiti generali (corrispondenti alle cause di esclusione) di cui agli artt. 94 e 95, che riguardano per così dire l’imprenditore quale soggetto, e di detti casi tipizzati di requisiti riguardanti l’impresa, in cui testualmente non rientra quello delle certificazioni della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del d.lgs. n. 198 del 2006, va per, converso, sempre ammesso il ricorso all’istituto dell’avvalimento, sia esso di tipo “partecipativo” ovvero “premiale”.
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 5345/2025

Bandi: se i criteri di valutazione sono abnormi le relative clausole sono immediatamente escludenti
I criteri di valutazione dell’offerta tecnica, qualora abnormi e irragionevoli, rientrano nell’ipotesi di “clausole immediatamente escludenti” in quanto rendono impossibile all’operatore economico il calcolo di convenienza tecnica ed economica ai fini della partecipazione alla gara e, dunque, rendono impossibile formulare un’offerta consapevole.

Procedura negoziata e immediata impugnabilità
Sono escluse dalla sfera di applicazione dell’istituto del silenzio le situazioni in cui si solleciti all’amministrazione di agire in autotutela per la risoluzione del contratto stipulato con l’aggiudicataria.

Principio di equivalenza e specifiche tecniche: quali presupposti per l’applicazione
Sono escluse dalla sfera di applicazione dell’istituto del silenzio le situazioni in cui si solleciti all’amministrazione di agire in autotutela per la risoluzione del contratto stipulato con l’aggiudicataria.

Affidamento diretto e accesso agli atti. L’indirizzo del Consiglio di Stato
APPALTI – ACCESSO AGLI ATTI – AFFIDAMENTO DIRETTO – OSTENSIONE INTEGRALE – OFFERTE PRESENTATE – INTERESSE QUALIFICATO E DIFFERENZIATO
Non sussiste l’interesse qualificato all’esibizione dell’offerta in capo all’impresa non invitata alla procedura di un affidamento diretto avvenuto a seguito di una mera richiesta di preventivi.
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1353/2025

Risoluzione del contratto: non si forma il silenzio inadempimento sulla richiesta del privato
Sono escluse dalla sfera di applicazione dell’istituto del silenzio le situazioni in cui si solleciti all’amministrazione di agire in autotutela per la risoluzione del contratto stipulato con l’aggiudicataria.
